Guide ed Eventi a Napoli
Museo Cappella San Severo/ Chapel Museum San Severo
È tra i più importanti musei di Napoli. Situata nelle vicinanze della piazza San Domenico Maggiore, questa chiesa, oggi sconsacrata, è attigua al palazzo di famiglia dei principi di San Severo, da questo separata da un vicolo una volta sormontato da un ponte sospeso che consentiva ai membri della famiglia di accedere privatamente al luogo di culto.
La cappella ospita capolavori come il Cristo Velato di Giuseppe San martino, conosciuto in tutto il mondo per il suo velo marmoreo che quasi si adagia sul Cristo morto.
It is among the most important museums in Naples. Located near Piazza San Domenico Maggiore, this church, now deconsecrated, is adjacent to the family palace of the princes of San Severo, separated from it by an alley once surmounted by a suspension bridge that allowed family members to privately access the place of worship. The chapel houses masterpieces such as the Veiled Christ by Giuseppe San martino, known throughout the world for its marble veil that almost rests on the dead Christ
Il Cristo Velato / The Veiled Christ
È una delle opere più affascinanti che si possono vedere a Napoli. Si racconta che il velo di marmo sul corpo del Cristo, sia in realtà un velo in tessuto, trasformato in roccia grazie ad uno speciale liquido inventato dal sinistro Principe di San Severo, illustre alchimista.
La Cappella merita una visita non solo per il Cristo ma anche per le altre opere presenti in questo piccolo gioiello nascosto tra i vicoli di Napoli, un luogo ricco di simboli esoterici e religiosi, che noi vi aiutiamo a scoprire.
It is one of the most fascinating works that can be seen in Naples. It is said that the marble veil on the body of Christ is actually a fabric veil, transformed into rock thanks to a special liquid invented by the sinister Prince of San Severo, an illustrious alchemist. The Chapel is worth a visit not only for Christ but also for the other works present in this little jewel hidden in the alleys of Naples, a place rich in esoteric and religious symbols, which we help you discover.
Castel Nuovo/ Castel Nuovo
Chiamato anche Maschio Angioino, è un Castello medievale e rinascimentale, uno dei simboli della città di Napoli. La costruzione di quest’opera fu commissionata all’architetto Pierre de Chaulnes, a partire dal 1279 e la concluse cinque anni dopo, davvero un tempo record per l’epoca. L’aspetto del castello che oggi vediamo è molto diverso da quello che dovevano vedere i napoletani che vissero all’epoca della costruzione.
Il castello si mostra oggi come stratificazione di molte epoche. La fortezza è infatti rimasta la protagonista di Napoli per molti anni.
Also called Maschio Angioino, it is a medieval and Renaissance castle, one of the symbols of the city of Naples. The construction of this work was commissioned to the architect Pierre de Chaulnes, starting in 1279 and completed five years later, truly a record time for the time. The appearance of the castle we see today is very different from what the Neapolitans who lived at the time of construction must have seen. The castle shows itself today as a stratification of many eras. The fortress has in fact remained the protagonist of Naples for many years.
Piazza del Plebiscito/Piazza del Plebiscito
È una piazza di Napoli posizionata al termine di via Toledo, non appena oltrepassata piazza Trieste e Trento. Ubicata nel centro storico, tra il lungomare e via Toledo, con una superficie di circa 25.000 metri quadrati la piazza si presenta come una delle più grandi della città e d’Italia.
L’enorme spazio dove oggi sorge piazza del Plebiscito, ospitava già un vasto slargo nel 1543 in conseguenza della costruzione all’epoca di un palazzo Vicereale voluto da Don Pedro de Toledo. Tuttavia, fu solo con la costruzione del Palazzo Reale che ebbe inizio anche il progetto di realizzazione di piazza del Plebiscito, affidato all’architetto Domenico Fontana.
La complessa storia della piazza, che si identifica con quella dell’intera città, è ben spiegata attraverso le statue presenti nelle nicchie delle arcate chiuse sul Palazzo Reale, realizzate da scultori diversi: ognuna rappresenta una dinastia a cui Napoli è stata sottoposta, da Ruggiero II, primo vero re, fino a Vittorio Emanuele II.
It is a square in Naples located at the end of via Toledo, as soon as you pass piazza Trieste e Trento. Located in the historic center, between the seafront and via Toledo, with an area of about 25,000 square meters, the square is one of the largest in the city and in Italy.
The huge space where Piazza del Plebiscito stands today already housed a vast widening in 1543 as a result of the construction at the time of a Viceregal palace commissioned by Don Pedro de Toledo. However, it was only with the construction of the Royal Palace that the project for the construction of Piazza del Plebiscito, entrusted to the architect Domenico Fontana, began.
The complex history of the square, which is identified with that of the entire city, is well explained through the statues present in the niches of the closed arches on the Royal Palace, made by different sculptors: each represents a dynasty to which Naples was subjected, by Ruggiero II, the first true king, up to Vittorio Emanuele II.
Teatro di San Carlo / San Carlo Teather
È il teatro lirico di Napoli. Fondato nel 1737, è il più antico teatro d’opera d’Europa e del mondo ad essere tuttora attivo, primo teatro italiano ad istituire una scuola per la danza. In origine, poteva ospitare 3285 spettatori, poi ridotte a 1386 in seguito alle normative sulla sicurezza.
Conta una vasta platea (22×28×23 m), cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo più un ampio palco reale, un loggione ed un palcoscenico (34×33 m).
Date le sue dimensioni, struttura e antichità è stato modello per i successivi teatri d’Europa. Fu il simbolo di una Napoli che rimarcava il suo status di grande capitale europea, fu inserito dall’UNESCO tra i monumenti considerati Patrimonio dell’Umanità.
It is the opera house of Naples. Founded in 1737, it is the oldest opera house in Europe and in the world to be still active, the first Italian theater to establish a school for dance.
Originally, it could accommodate 3285 spectators, then reduced to 1386 following the safety regulations. It has a large stalls (22 × 28 × 23 m), five tiers of boxes arranged in a horseshoe shape plus a large royal box, a gallery and a stage (34 × 33 m). Given its size, structure and antiquity, it was a model for later European theaters.
It was the symbol of a Naples that underlined its status as a great European capital, it was included by UNESCO among the monuments considered a World Heritage Site.
Castel dell’Ovo/ Castel dell’Ovo
È il castello più antico della città di Napoli ed è uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del golfo. Si trova tra i quartieri di San Ferdinando e Chiaia, di fronte a via Partenope.
Un’antica leggenda vuole che il suo nome derivi dall’aver il poeta latino Virgilio nascosto nelle segrete dell’edificio un uovo magico che aveva il potere di mantenere in piedi l’intera fortezza. La sua rottura avrebbe però provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli. Durante il XIV secolo, al tempo di Giovanna I, il castello subì ingenti danni a causa del crollo parziale dell’arco sul quale è poggiato e, per evitare che tra la popolazione si diffondesse il panico per le presunte future catastrofi che avrebbero colpito la città, la regina dovette giurare di aver sostituito l’uovo.
It is the oldest castle in the city of Naples and is one of the elements that stand out most in the famous panorama of the gulf. It is located between the districts of San Ferdinando and Chiaia, in front of via Partenope. An ancient legend has it that its name derives from having the Latin poet Virgil hidden in the dungeons of the building a magical egg that had the power to keep the entire fortress standing.
Its breaking, however, would have caused not only the collapse of the castle, but also a series of disastrous catastrophes in the city of Naples. During the fourteenth century, at the time of Joan I, the castle suffered extensive damage due to the partial collapse of the arch on which it rests and, to prevent panic from spreading among the population for the alleged future catastrophes that would hit the city , the queen had to swear that she had replaced the egg.
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